Una borgo, mille storie

Macerata Feltria

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Marche Region

Luoghi da non perdere

Arco dei Pelasgi

Arco dei Pelasgi

Noto anche come Porta di Mezzo, rappresenta l’ingresso meridionale dell’antico Castello di Macerata Feltria, nonché uno degli accessi monumentali più significativi del borgo. Secondo la tradizione, infatti, il borgo sarebbe stato fondato proprio dai Pelasgi, misterioso popolo di origine egea noto come “Popolo del Mare”, giunto dall’isola di Lemno e da altre terre della Grecia pre-ellenica per colonizzare l’Italia centrale e meridionale: l’arco vuole rendere omaggio proprio a questi “mitici” padri fondatori.

Pieve di San Cassiano

Pieve di San Cassiano

Poco lontano dal centro storico, lungo la strada verso Carpegna, è possibile scorgere l’antica Pieve di San Cassiano, uno tra i luoghi più significativi del territorio nonché il più antico tempio cristiano del Montefeltro. Costruita tra il X e l’XI secolo sui resti di un tempio romano dedicato a Saturno, la pieve rappresenta il collegamento ideale tra l’antica storia di Pitinum Pisaurense e quella moderna di Macerata Feltria: per la sua realizzazione, infatti, furono utilizzati numerosi materiali di spoglio provenienti dalle strutture romane preesistenti, oltre ad altrettanti materiali di origine medievale. L'interno della chiesa, semplice e austero, conserva attraverso pavimentazioni vetrate un tratto dell’antico viario romano, visibile ai visitatori, mentre tra le opere custodite spicca una raffinata scultura quattrocentesca raffigurante San Sebastiano.

Chiesa di San Giuseppe

Chiesa di San Giuseppe

La Chiesa di San Giuseppe è un piccolo gioiello medievale che custodisce al suo interno elementi artistici di grande pregio: l’altare principale è un fastoso altare barocco, realizzato in legno intagliato e dorato, che domina la scena con la sua ricca decorazione. Di fronte all’altare, protetto da una teca, si trova uno dei tesori più rari di tutto il borgo di Macerata Feltria: un paliotto in cuoio dipinto e dorato, risalente al Quattrocento, recante al centro lo stemma della famiglia Montefeltro.

Percorso ecologico (PIL - I percorsi dell’esperienza alle origini del Montefeltro)

Percorso ecologico (PIL - I percorsi dell’esperienza alle origini del Montefeltro)

Itinerario pedonale attrezzato che si sviluppa per circa 1,2 km lungo il torrente Apsa, collegando il centro storico, in prossimità di Palazzo Gentili, con la località Prato, dove si trovano il lago artificiale e il complesso sportivo comunale. Completamente immerso nel verde, è ideale per passeggiate, attività fisica all’aria aperta e momenti di relax in famiglia. Lungo il tracciato si incontrano aree di sosta, panchine, attrezzi per esercizi a corpo libero e una vera e propria “palestra nel verde”, utilizzata da sportivi e camminatori; il percorso è illuminato anche in orario serale, diventando una meta frequentata per tranquille camminate al tramonto e nei mesi estivi si anima con iniziative culturali e musicali che interessano il tratto pedonale e il vicino parco della Villa delle Monache. La riqualificazione del percorso rientra nel progetto PIL - I percorsi dell’esperienza alle origini del Montefeltro, (sostenuto dal GAL Montefeltro e dal PSR Marche), un’iniziativa atta a potenziare l’offerta turistica del Montefeltro e che coinvolge, oltre Macerata Feltria, anche altri sei Comuni situati tra le province di Pesaro-Urbino e Rimini: Mercatino Conca, Monte Grimano Terme, Montecopiolo, Monte Cerignone, Pietrarubbia e Sassofeltrio.

Bosco della Faggiola

Bosco della Faggiola

Situato a pochi chilometri dal centro storico, si tratta di un’area naturalistica di grande valore ambientale, nota in particolare per la raccolta di funghi e tartufi. Questo territorio, ricco di biodiversità e immerso nella quiete delle colline, rappresenta una meta privilegiata per gli amanti della natura e della ricerca spontanea dei prodotti del sottobosco. Nel 2022 è stato ufficialmente inserito tra i “Luoghi del cuore” del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), a testimonianza dell’alto valore paesaggistico e identitario che la comunità locale e i visitatori riconoscono a questo ambiente naturale.